Riconsegnati al consigliere regionale Stefano Valdegamberi i manifesti omofobi di cui è co-firmatario

Comunicato stampa

Riconsegnati al consigliere regionale Stefano Valdegamberi i manifesti omofobi di cui è co-firmatario


Verona, 13 ottobre 2015

Ieri sera, 12 ottobre, la Comitata Giordana Bruna, intervenuta ad un dibattito sul “gender” in quel di San Giovanni Lupatoto, ha restituito a Stefano Valdegamberi, ex assessore e attuale consigliere regionale (dopo parecchie migrazioni) della Lista Zaia, una parte dei manifesti omofobi affissi nelle scorse settimane in città.
Il Valdegamberi è uno dei due “politici” che hanno firmato i manifesti, l’altro è Alberto Benetti, dal maggio 2012 nominato assessore comunale con delega alla Riqualificazione edilizia scolastica e manutenzione straordinaria, Istruzione, Politiche giovanili (della serie siamo ben messi).




Lo spettacolo offerto da un Valdegamberi che blaterava insensatamente e con toni da mercato di paese sul "gender", l’utero in affitto, le famiglie con genitori dello stesso sesso (da discriminare in quanto non “naturali”) e i tentativi della dottoressa Luigina Zappon, psicologa dell'età evolutiva con esperienza trentennale di lavoro nelle scuole per l'ASL 21,  di riportare il dibattito sui binari civili di un confronto in lingua italiana con l’uso di termini appropriati, meriterebbero ben più di un comunicato stampa e dei video su You Tube. Non è mancato, naturalmente, il comizio tardo-medievale, presentato come intervento dal pubblico, di Alberto Zelger, consigliere comunale della Lista Tosi a Verona e noto integralista cattolico, sentinella in piedi eccetera, presidente del Centro Culturale Nicolò Stenone, pure firmatario dei manifesti omofobi (vedi allegato).

Alla fine dell’incontro, piuttosto acceso anche per l’intervento della Comitata e di alcuni insegnanti presenti in sala (scandalizzati dai discorsi dell’ “illustre” relatore), e prima che andassero via tutti, i manifesti sono stati riconsegnati ad un Valdegamberi sconcertato e patetico nel suo rincorrere i contestatori per “fare la pace a pacche sulle spalle” (come si fa nel suo paese ma non nel nostro).Il consigliere se n’è infine andato senza spiegare nulla, forse disturbato dai fotografi in sala che volevano ovviamente immortalarlo nel momento della riconsegna.


Alla fine dell’incontro, piuttosto acceso anche per l’intervento della Comitata e di alcuni insegnanti presenti in sala (scandalizzati dai discorsi dell’ “illustre” relatore), e prima che andassero via tutti, i manifesti sono stati riconsegnati ad un Valdegamberi sconcertato e patetico nel suo rincorrere i contestatori per “fare la pace a pacche sulle spalle” (come si fa nel suo paese ma non nel nostro).Il consigliere se n’è infine andato senza spiegare nulla, forse disturbato dai fotografi in sala che volevano ovviamente immortalarlo nel momento della riconsegna.

Lunga vita e prosperità alla Comitata!